VACCINI E DISTURBI

Perché questo sito

In questo sito non compaiono, volutamente, i nomi delle persone, a vario titolo coinvolte, perché riteniamo che l’attenzione del lettore sia concentrata sui fatti realmente accaduti, e meno sulle persone che, con le loro scelte, li hanno provocati. Trattandosi di documenti pubblici (cartelle cliniche, relazioni, sentenze ecc…), i nomi delle persone (medici, magistrati, funzionari pubblici…) sono parte integrante di tutta la documentazione relativa, e disponibili per chi volesse prenderne visione. E’ nostra ferma convinzione far emergere, gli interessi e le responsabilità, nelle scelte operate che hanno prodotto il danno e di chi si ostina a non voler riconoscere la verità dei fatti. Ma anche evidenziare il contributo di chi si impegna a far emergere la verità.

Abbiamo voluto creare questo sito nel tentativo di portare un contributo, pur modesto, al dibattito che, a livello sanitario e giuridico, si va sempre più diffondendo sul tema dei vaccini

I pro e i contro sono tanti, a seconda della propria esperienza vissuta. Premesso che i vaccini sono una conquista fondamentale e importante della società civile nel campo sanitario, il dibattito e le diverse posizioni espresse rischiano di portare il tema su posizioni lontane dalla loro reale funzione sanitaria.
E’ nostra ferma convinzione che i vaccini siano una conquista di civiltà, ancor prima che sanitaria. I benefici ottenuti nei paesi che già ne fanno uso, rappresentano e confermano questa convinzione.

Come pure ne sono altrettanta testimonianza le situazioni di degrado sanitario e ambientale in quelle realtà che ancora non beneficiano appieno dei vaccini.

I vaccini non possono avere altro interesse che non sia quello della salute.
La scienza e la conoscenza, le ricerche e i risultati fin qui ottenuti, anche nel campo dei vaccini, non possono che essere al servizio del “bene comune” quale la salute è.

Vaccini e disturbi - bambino/a

Ma i vaccini non sono, né devono essere, occasione di interessi economici. Quando questi interessi diventano prioritari rispetto alla salute, aumenta il rischio che diventino pericolosi, e, invece di aiutare la salute, rischiano di pregiudicarla.
Dare per scontato che “ciò che va bene per cento persone va sicuramente bene per centouno”, oltre che falso è anche dannoso.

Da qui segue l’esigenza che i vaccini prodotti siano privi di sostanze contaminate e non contaminanti, ma occorre anche conoscere clinicamente la persona a cui il vaccino è destinato.

Ogni persona umana è unica nel suo genere, anche sul piano fisico-biologico-genetico. A maggior ragione quando si tratta di un bambino, ancorché fragile e privo degli anticorpi necessari, quale è un neonato.

Il nostro tentativo, quindi, è quello di riuscire a portare un pur modesto contributo al dibattito su un tema delicato come quello dei vaccini.

Non servono gli allarmismi.

Ma non sono produttivi anche i facili ottimismi.

Il nostro vuole essere il racconto di una esperienza vissuta, a prescindere dalla faziosità che, pure su questo tema si sta diffondendo.

Il tema dei vaccini coinvolge diversi “soggetti”, a partire dai bambini che sono sicuramente i maggiori destinatari.

Sono soggetti interessati: le struttura sanitarie, pubbliche e private (ambulatori, ospedali, ASL, Ministero della Salute), le Case Farmaceutiche produttrici dei vaccini, la Magistratura.

Si, anche la Magistratura. Quando ci si rivolge alla Magistratura per far valere i propri diritti (anche in materia di salute, come nel caso dei vaccini), ci si sente rispondere che la causa “potrebbe essere di natura genetica”; avvallando così la tesi che i vaccini sono sempre sicuri, al cento per cento.

No! Signori! I vaccini possono essere anche dannosi per la salute e causa di molte patologie.

Non è corretto eticamente, moralmente e anche legalmente, trincerarsi dietro la formula “presumibilmente genetica” della malattia, per non dichiarare il nesso causale con i vaccini.

Alcuni avanzano anche l’ipotesi dell’apertura di un dibattito sulla obbligatorietà dei vaccini.

Per quanto ci riguarda, non è assolutamente in discussione la validità dei vaccini – in quando farmaci preventivi –  che, peraltro, hanno consentito la prevenzione di tante malattie, purtroppo ancora presenti in quei paesi dove i vaccini non sono diffusi.

Si tratta semplicemente di ammettere che l’incidente può capitare (forse in numero superiore a quello dichiarato possibile dal Ministero della Salute) e quindi riconoscere il danno provocato e a questo far seguire un risarcimento, anche sotto forma di copertura assicurativa. Come per altro previsto dalle norme vigenti.

Sostenere che i vaccini non sono mai causa di effetti collaterali, è una grande falsità. E questo i medici lo sanno molto bene.

Ecco il perché di questo sito.

“…Alla luce di tutto quanto riportato nella ricostruzione dei fatti con l’anamnesi, nell’analisi della documentazione clinica esistente, nonché degli aspetti giuridici legati alla legge 210/92, è possibile affermare con ragionevole sicurezza che fra le vaccinazioni e la reazione avversa, esiste un nesso causale, o quanto meno concausale.”

Vaccini e disturbi - sito

“…Pur di negare il nesso causale con i vaccini, in molte occasioni vengono avanzate ipotesi assolutamente indimostrate e indimostrabili, al solo scopo di coprire le responsabilità per mancata vigilanza, anche incolpevole, dello Stato e per lui, del Servizio Sanitario Nazionale.”

…Si tratta semplicemente di ammettere che l’incidente può capitare (forse in numero superiore a quello dichiarato possibile dal Ministero della Salute), e quindi riconoscere il danno provocato, senza trincerarsi dietro la formula “…presumibilmente genetica…” per non riconoscere il danno.

Vaccini e disturbi

In un paese civile, quale il nostro pretende di essere, riconoscere un errore, anche quando non c’è dolo, non può essere motivo di scandalo ma l’occasione per correggere eventuali distorsioni nelle procedure e nelle somministrazioni di farmaci, come appunto sono i vaccini.