ASL e CMO: hanno cercato la verità?

ASL e CMO: Quali verità dichiarano?

Non è assolutamente in discussione la validità dell’obbligatorietà dei vaccini […].
Si tratta semplicemente di ammettere che l’incidente può capitare e quindi riconoscere il danno provocato.

L’ASL non consegna i lotti vaccinali.

In data 12 marzo 2004 viene da noi inoltrata all’ASL richiesta

Chiediamo “…che venga consegnata la specifica completa ed esaustiva delle date e dei numeri dei lotti di produzione delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative eseguite al proprio figlio, nonché l’indicazione del nome commerciale e delle ditte produttrici dei vaccini somministrati, entro 15 giorni dalla presente. Nel caso fosse impossibile produrre tale documentazione, si chiede di fornire spiegazione per iscritto, entro 15 giorni dal ricevimento della presente…”.

IN data 25 marzo 2004 riceviamo:

“ …Con riferimento alla sua richiesta pervenuta in data 12 marzo u.s. si trasmette in allegato la scheda vaccinale relativa al bambino…… La scheda non riporta i dati relativi al nome commerciale e numero di lotto dei vaccini utilizzati, poiché i registri vaccinali cartacei risultano smarriti a seguito di ripetuti traslochi che gli uffici afferenti a tale servizio. Solo per i nati dall’anno 1980 è in uso una registrazione informatizzata che – a partire dall’anno 2000 – consente di avere la disponibilità di tutti i dati. A partire dall’anno 1980, per i nuovi nati, è in uso una registrazione informatizzata che ha subito nel corso degli anni una progressiva evoluzione con registrazione dei dati in maniera via via più completa, fino a permettere – dall’anno 2000 – di avere la disponibilità di tutti i dati.…”.

Lettera firmata da “Il Direttore Distretto di Como e il Dirigente Responsabile U.O. Prevenzione Distretto di Como.

Non soddisfatti, continuiamo a sollecitare. Ma le risposte sono sempre evasive e non attinenti la richiesta.

Capito come funziona L’ASL?   La scheda non riporta i dati relativi al nome commerciale e numero di lotto dei vaccini utilizzati, “…poiché i registri vaccinali cartacei risultano smarriti a seguito di ripetuti traslochi che gli uffici afferenti a tale servizio…”.

Guarda caso, i dati da noi richiesti sono relativi agli anni 1998-1999, in modo particolare i vaccini eseguiti a luglio e a settembre 1999.

Come è possibile che proprio quelli da noi richiesti si siano persi durante i ripetuti traslochi? 

Ci viene il sospetto che proprio in quei registri vaccinali cartacei si nasconda la verità che si vuole non venga alla luce.

Vaccini e disturbi - bambino/a

CMO

La C.M.O. visita il bambino il 2 ottobre 2007, e nella relazione pervenuta circa 40 giorni dopo, dichiara che il bambino “ è affetto da atassia cerebellare”, e aggiunge che “… dalla infermità o lesione di cui ai punti 1 e 2 del precedente quadro A è derivata la seguente MENOMAZIONE PERMANENTE DELL’INTEGRITA’ PSICO-FISICA “ORGANO NEUROLOGICO”. ASCRIVIBILE ALLA 1^ CATEGORIA della tabella “A”, allegata al D.P.R. 30 dicembre 1981, nr. 834.

La C.M.O. nella sua esposizione dichiara e afferma:

STATO ATTUALE: Linguaggio difficoltoso, deficit cognitivo, evidente disturbo dell’equilibrio e della deambulazione.

ESAME OBIETTIVO: soggetto in buone condizioni di nutrizione e sanguificazione. Si prende atto della documentazione sanitaria allegata.

GIUDIZIO DIAGNOSTICO: Atassia cerebellare.

Inoltre: Si da atto che è presente il MEDICO DI FIDUCIA: che ha formulato osservazioni: ”…la diagnosi non è solo di Atassia ma anche di coinvolgimento di tutti i sistemi cerebrali, sia in fase acuta che cronica come è tipico delle encefaliti post vaccinali” .

Ciò nonostante, la C.M.O. afferma “…non si ritiene sussistere nesso di causalità tra le vaccinazioni obbligatorie e la infermità di cui al giudizio diagnostico ”.

Queste le dichiarazioni.

La C.M.O. però non dice chi e che cosa ha provocato l’Atassia cerebellare. Perché?

“…Alla luce di tutto quanto riportato nella ricostruzione dei fatti con l’anamnesi, nell’analisi della documentazione clinica esistente, nonché degli aspetti giuridici legati alla legge 210/92, è possibile affermare con ragionevole sicurezza che fra le vaccinazioni e la reazione avversa, esiste un nesso causale, o quanto meno concausale.”

Vaccini e disturbi - sito

“…Pur di negare il nesso causale con i vaccini, in molte occasioni vengono avanzate ipotesi assolutamente indimostrate e indimostrabili, al solo scopo di coprire le responsabilità per mancata vigilanza, anche incolpevole, dello Stato e per lui, del Servizio Sanitario Nazionale.”

…Si tratta semplicemente di ammettere che l’incidente può capitare (forse in numero superiore a quello dichiarato possibile dal Ministero della Salute), e quindi riconoscere il danno provocato, senza trincerarsi dietro la formula “…presumibilmente genetica…” per non riconoscere il danno.

Vaccini e disturbi

In un paese civile, quale il nostro pretende di essere, riconoscere un errore, anche quando non c’è dolo, non può essere motivo di scandalo ma l’occasione per correggere eventuali distorsioni nelle procedure e nelle somministrazioni di farmaci, come appunto sono i vaccini.