Gli interessi dei “potenti” e la ricerca della verità

Gli interessi dei “potenti” e la ricerca della verità

Ancor prima del risarcimento, chiediamo di conoscere che cosa, e chi, ha provocato il danno, anche se involontariamente.

Non è accettabile che in un paese civile, quale l’Italia è, l’ASL e il Ministero della Salute non sentano il dovere, etico, morale, civile di dire cosa realmente ha provocato il danno.

E’ troppo semplice dire che la causa potrebbe essere “presumibilmente di natura genetica”.

Infatti la certificazione del danno, comporta una serie di responsabilità e conseguenze, quali:

– Aprire le porte alle numerose richieste di risarcimento;

– Chiamare in causa anche le case farmaceutiche che hanno prodotto quei vaccini;

– Le responsabilità di chi non ha effettuato maggiori e più severi controlli e non ha vigilato attentamente;

– Le responsabilità di verificare che non ci siano contro-indicazioni con eventuali patologie di cui il destinatario dei vaccini potrebbe essere affetto;

– Ma, soprattutto, si teme l’apertura di un dibattito sulla obbligatorietà dei vaccini.

Vaccini e disturbi

Ecco perché è più semplice trincerarsi dietro la formula “presumibilmente genetica…” per non riconoscere del danno da vaccino.

Una semplice dichiarazione di non sussistenza di nesso causale, riduce e annulla il riconoscimento delle responsabilità di chi deve dare delle risposte ai quesiti fin qui esposti.

Il sospetto ci deriva dal fatto che l’ASL su specifica nostra richiesta si è rifiutata di fornici i lotti vaccinali, come più volte da noi è stato richiesto, adducendo la scusa che “ durante il trasloco sono andati persi i registri”.

Nello stesso tempo crediamo di dover portare a conoscenza dell’opinione pubblica quando a noi è successo, nella speranza che i cittadini siano sempre più attenti e vigili nei confronti degli enti, preposti a tutela della propria salute, e che la ricerca della verità – quella vera – deve sempre prevalere.

Il principio fondamentale della tutela della salute e della verità non possono, né devono mai essere sacrificati a beneficio di altri interessi.

Avremmo preferito sentirci dire che a causa delle condizioni economiche della finanza pubblica, non può essere momentaneamente erogato l’indennizzo, come previsto dalla legge 210/92. Sarebbe stato molto più corretto e onesto.

Pensiamo che gli interessi economici delle grandi lobbies, possano aver condizionato l’esito della ricerca della verità. Si potrebbe, anche, sostenere che queste affermazioni sono solo illazioni. Forse.

Ma invito chi eventualmente la pensasse diversamente a documentarsi attentamente e scoprire come funziona la ricerca della verità.

Provare per credere.

“…Alla luce di tutto quanto riportato nella ricostruzione dei fatti con l’anamnesi, nell’analisi della documentazione clinica esistente, nonché degli aspetti giuridici legati alla legge 210/92, è possibile affermare con ragionevole sicurezza che fra le vaccinazioni e la reazione avversa, esiste un nesso causale, o quanto meno concausale.”

Vaccini e disturbi - sito

“…Pur di negare il nesso causale con i vaccini, in molte occasioni vengono avanzate ipotesi assolutamente indimostrate e indimostrabili, al solo scopo di coprire le responsabilità per mancata vigilanza, anche incolpevole, dello Stato e per lui, del Servizio Sanitario Nazionale.”

…Si tratta semplicemente di ammettere che l’incidente può capitare (forse in numero superiore a quello dichiarato possibile dal Ministero della Salute), e quindi riconoscere il danno provocato, senza trincerarsi dietro la formula “…presumibilmente genetica…” per non riconoscere il danno.

Vaccini e disturbi

In un paese civile, quale il nostro pretende di essere, riconoscere un errore, anche quando non c’è dolo, non può essere motivo di scandalo ma l’occasione per correggere eventuali distorsioni nelle procedure e nelle somministrazioni di farmaci, come appunto sono i vaccini.