Scienza e pregiudizi

Vaccinazioni, tra scienza e pregiudizi

“…come per ogni farmaco, esiste la possibilità di effetti collaterali, ma il rischio che corrono i nostri bambini se non sono vaccinati è molto maggiore.”

“…Il calo dell’adesione alle vaccinazioni è un grave pericolo per i nostri bambini e per la popolazione intera. Non sono opinioni o credenze, sono fatti dimostrati da statistiche epidemiologiche su larga scala”

E’ il titolo di una campagna pubblicitaria indetta e voluta dall’ordine dei medici di Como. Per contrastare lo scetticismo nei confronti delle vaccinazioni (e il conseguente calo), l’Ordine ha organizzato una campagna di comunicazione sociale. Dice il dott. Gianluigi Spata, presidente dell’ordine dei Medici e degli odontoiatri di Como “ Le coperture vaccinali, specie quelle relative ad alcune patologie come la rosolia, il morbillo, la parotite che alla fine degli anni Novanta avevano raggiunto livelli soddisfacenti di adesione ora sono scese ben al di sotto della soglia di sicurezza del 95%, costituendo di fatto un grosso rischio per la salute dei bambini e per la salute pubblica».

« I genitori non devono avere paura delle vaccinazioni, che sono sicure ed efficaci – aggiunge il dott. Daniele Lietti, direttore Unità operativa di Pediatria del Valduce –come per ogni farmaco, esiste la possibilità di effetti collaterali, ma il rischio che corrono i nostri bambini se non sono vaccinati è molto maggiore. Il calo dell’adesione alle vaccinazioni è un grave pericolo per i nostri bambini e per la popolazione intera. Non sono opinioni o credenze, sono fatti dimostrati da statistiche epidemiologiche su larga scala”.

Questo dicono i medici che sabato 15 ottobre 2016 hanno presentato la “campagna pubblicitaria”.

E’ il segno di una (legittima) preoccupazione? Forse, chi sa? Certo è che il calo dei vaccini induce a correre ai ripari. Dal 17 al 31 ottobre verranno affissi i manifesti in città, mentre il 4 novembre dalle 17.00 in biblioteca a Como è stato organizzato un incontro pubblico sul tema: “Perché non avere paura delle vaccinazioni” con medici e specialisti pronti a rispondere alle domande dei cittadini. C’è da augurarsi che questo dibattito-confronto chiarisca i dubbi e le perplessità che sono alla base del calo dei vaccini. Infatti, sul tema dei vaccini ci sono troppe domande che aspettano risposte.

Nella sua dichiarazione Il dott. Lietti ammette che anche per i vaccini, “… come per ogni farmaco, esiste la possibilità di effetti collaterali.”

Vaccini e disturbi - bambino/a

Quante e quali sono le patologie che possono provocare effetti collaterali con i vaccini? Ci sarà una risposta?

Ma occorre anche conoscere clinicamente la persona a cui il vaccino è destinato, e soprattutto dare il massimo di garanzie che i vaccini prodotti siano privi di sostanze contaminate e non contaminanti.

Un esempio per tutti (ma se ne possono fare tanti di esempi) una persona portatrice di epatite può essere sottoposta ai vaccini senza incorrere in uno dei tanti effetti collaterali? Le risposte a questi interrogativi sono fondamentali.

Dare per scontato che “ciò che va bene per cento persone va sicuramente bene per centouno”, oltre che falso è anche dannoso.

Il dibattito-confronto, è l’occasione per suffragare dubbi e perplessità se si vuole davvero ridurre il calo dei vaccini. Sostenere che i vaccini non sono mai causa di effetti collaterali, è una grande falsità. E questo i medici lo sanno molto bene. Ogni persona umana è unica nel suo genere, anche sul piano fisico-biologico-genetico. A maggior ragione quando si tratta di un bambino, ancorché fragile e privo degli anticorpi necessari, quale è un neonato. Da qui segue anche l’esigenza di conoscere clinicamente la persona a cui il vaccino è destinato.

Non servono gli allarmismi. Ma non sono produttivi anche i facili ottimismi.

Può succede (e succede) che il vaccino provoca effetti collaterali.

In questi casi è necessario riconoscere l’elemento scatenante che provoca l’effetto collaterale per impedire che si ripeta.

“…Alla luce di tutto quanto riportato nella ricostruzione dei fatti con l’anamnesi, nell’analisi della documentazione clinica esistente, nonché degli aspetti giuridici legati alla legge 210/92, è possibile affermare con ragionevole sicurezza che fra le vaccinazioni e la reazione avversa, esiste un nesso causale, o quanto meno concausale.”

Vaccini e disturbi - sito

“…Pur di negare il nesso causale con i vaccini, in molte occasioni vengono avanzate ipotesi assolutamente indimostrate e indimostrabili, al solo scopo di coprire le responsabilità per mancata vigilanza, anche incolpevole, dello Stato e per lui, del Servizio Sanitario Nazionale.”

…Si tratta semplicemente di ammettere che l’incidente può capitare (forse in numero superiore a quello dichiarato possibile dal Ministero della Salute), e quindi riconoscere il danno provocato, senza trincerarsi dietro la formula “…presumibilmente genetica…” per non riconoscere il danno.

Vaccini e disturbi

In un paese civile, quale il nostro pretende di essere, riconoscere un errore, anche quando non c’è dolo, non può essere motivo di scandalo ma l’occasione per correggere eventuali distorsioni nelle procedure e nelle somministrazioni di farmaci, come appunto sono i vaccini.